Prezzi energia 2023: tra ribassi e risalita e verifiche GDF sui fornitori
19 Giugno 2023 – Sinergia ha centrato l’obiettivo: le condizioni stipulate per i consorziati nel 2023 sono al momento praticamente “impossibili” per chi offre forniture a prezzo variabile. Certamente le somme si tireranno a fine anno (sbagliato e fuorviante fare raffronti mensilmente) ma se raffrontiamo oggi il prezzo medio 2023 che prevede un PUN di 143 Euro (303 Euro nel 2022!) si capisce bene che la scelta è stata ottimale. Al momento i fornitori offrono anche prezzi fissi intorno a 180/190 Euro MWh. Il mercato in questo giorni è nervoso, con commodities in rialzo apparentemente a causa di manutenzioni su pipeline in Norvegia. Con l’aumento delle temperature, (picchi di 43 gradi nei prossimi giorni) ovviamente aumenta la domanda per raffrescamento. A questo da aggiungersi una minore flessibilità della capacità produttiva nucleare e quindi una minore importazione di energia in Italia. Questo ha determinato un aumento delle quotazioni già sul 3 trimestre in rialzo e ancora di più nel 4 trim che necessitano di consolidarsi eventualmente nelle prossime settimane.
In aumento i controlli di ARERA/GDF sui venditori nel mercato libero ed in concomitanza con la fine tutela come da recente comunicazione congiunta sul 2022. Dai controlli relativi al 2022 sulla correttezza delle pratiche commerciali e delle condizioni di erogazione del servizio di vendita nel mercato libero, sembrano che siano emerse criticità riguardo alle procedure di switching, sulla regolazione in materia di trasparenza dei documenti di fatturazione. Da segnalare infine possibili futuri controlli su eventuali bonus energia spettanti alle categorie che ne avevano diritto e «casualmente» per presunti errori di fatturazione sembrerebbero ancora rimaste nei portafogli dei grossisti.