Costi energia: impossibile aver contratti a prezzo fisso. Pun con punte di 500 Euro MWh
29 LUGLIO 2022 – La caduta del governo può avere impatti anche nel settore energetico in quanto il decreto Aiuti contemplava anche alcune disposizioni in merito alle procedure dei rigassificatori e alla revisione al rialzo della tassa sugli extraprofitti.
La situazione dei mercati è praticamente illiquida e massima volatilità. Una follia stipulare contratto a prezzo fisso oggi. Decine gli operatori del mercato trading che chiudono i battenti e che stanno inviando lettere di recesso unilaterale per eccessiva onerosità.
Ad aggravare la situazione concorre la siccità che – ad esempio – in Francia ha fatto spegnere il 60 % delle centrali nucleari: non c’è acqua per raffreddare i reattori.
In aggiunta si prevede un aumento delle temperature di almeno 2° C rispetto alle medie stagionali per la prossima settimana. ( alcune aree con +8/10)
Sul mercato energia offerte agli industriali sempre in un range dei 3-4€/MWh sul PUN orario,mentre sul mercato retail gli spread raggiungono tranquillamente i 30-40€/MWh se consideriamo anche i costi di sbilanciamento anche di 10€/MWh che vengono fatti pagare
Per il momento niente di buono, anche se probabilmente per inerzia la domanda non ha subito grossi scossoni.
In corso piano di emergenza sui consumi ed efficienza per i prossimi mesi. Da aspettarsi di tutto.
Il PUN ha raggiunto picchi a 500 Euro su Luglio.
COSA FARA IL CONSORZIO SINERGIA?
Sinergia ha gia’ iniziato a sondare il mercato per posizionarsi verso ottobre nel migliore dei modi con i prezzi. L’obiettivo è il solito: prezzi notevolmente migliori delle medie di mercato